about me

Perchè MyRüddyKitchen?
Avrei voluto chiamare il mio blog KitchenBloodyKitchen in onore di Sabbath Bloody Sabbath, quinto album dei Black Sabbath, ma gia ne esisteva uno, quindi volevo trovare un titolo che mantenesse un po' di quella ribellione, di quella cattiveria.
Ruddy ha un significato ambivalente: significa rubicondo, fiorente, vermiglio, ma anche dannato, rosso come il sangue.
Era la parola adatta!
Per la mia cucina (quella vera) ho scelto tutti gli accessori rossi perchè, secondo la cromoterapia è in grado di stimolare la circolazione sanguigna e le energie più istintive e quindi l’appetito (ma a casa mia non ce ne sarebbe bisogno!).

Dannata perchè....bhè perchè fa molto Heavy Metal, e quando io cucino è questo il genere che ascolto (ma anche mentre faccio qualsiasi altra cosa!!).
E i puntini sulla u??? nulla, solo un'altro tocco di metal, i cosiddetti röck döts, i "puntini del rock", non servono a niente, non cambiano la pronuncia, fanno solo un sacco Mötley Crüe!

Ma veniamo a me.

Mi chiamo Mara.La prima cosa che ho cotto in vita mia è stato un piatto di pasta in bianco; mia madre la mangiò lo stesso, per non farmi dispiacere, ma non credo abbia mai smesso di bere da quel giorno: la proporzione di sale nell'acqua credo fosse di 1:1, le mezzemaniche erano crude e anche il parmigiano, rinvenuto da chissà qualce angolo del frigorifero di mia nonna, non era dei migliori. Non ricordo di aver usato burro o olio.
Poi, piano piano, dal semplice cuocere ho cominciato a cucinare. La cosa era inevitabile: mio nonno ( il padre di mia madre) era (è ancora vivo, ma ha perso un po' del suo tocco magico) un cuoco, uno dei migliori del circondario, ha cucinato addirittura per Frenzi. Come, chi è Frenzi? " Ma che no'o conosci? FrenzisForCoppola. Era venuto pe' fa a pubbblicità di'i tortellini ma nun je facevino er vapore. Io j'ho detto, ma comecaBIP pretenni de fa er fumo si nu' i coci?" Ecco questo è mio nonno e le sue storie culinarie, piene di avventure, donne e bastonate di mia nonna che non gli ha fatto mai in vita sua un complimento, ma lo chiamava " Ci" e non gli faceva mai mancare niente.
Da parte di padre, mia nonna è palermitana di origine, profuga libica con suocera veneta, 6 figli, 4 nuore con il riporto di una, 8 nipoti, una pronipote (la mia piccola Matilde), più le varie ed eventuali che in una famiglia come la mia non mancano mai. Dunque, se non possiamo parlare di una chef , parliamo sicuramente di una donna che sa far da mangiare, risparmiare, organizzare, economizzare ma che sa anche dare quel tocco in più.
Nei miei pranzi di natale si mescolavano gli odori del cous cous a quello della cipolla in agrodolce, il baccalà alla vicentina sposava i tortellini in brodo. Ognuno aveva il suo piatto preferito, ognuno poteva assaggiare tante cose ma  anche proporre agli altri i propri piatti.
Purtroppo non ho mai amato la cucina di mia madre, che però ho saputo rivalutare negli ultimi anni.
Mio padre è un gelataio, un barista, all'occorrenza un pasticcere. Il mia madeleine con lui è pane, burro e alici.

Poi ho incontrato Francesco. Quando la storia d'amore è all'inizio non si ha fame, quindi mangiavamo ( quando ci ricordavamo) pizza al taglio, cioccolata e sofficini. Poi siamo andati a vivere insieme, ho cominciato a cucinare per lui. La soddisfazione del veder apprezzati i propri piatti è qualcosa di trascendentale!
Poco dopo è nata Matilde  e quindi, oltre che cercare dei piatti gustosi e sfiziosi per Francesco, mi sono messa alla ricerca di prodotti naturali e biologici per la mia piccola "Bafomettha". L'ho allattata per sei mesi, poi ha scoperto il cibo solido e non ne ha più voluto sapere. Quindi, mi sono messa a dieta: questo, oltre che spingermi a cercare alimenti poco grassi e ricette dietetiche, mi ha fatto virare verso dolci, biscotti, brioches e tutto ciò che di zuccherino esiste al mondo ( solitamente non uso zucchero bianco, ma solo fruttosio o di canna grezzo!) per poter sgarrare almeno una volta a settimana.

Ma soprattutto, ciò che mi spinge ad accendere il forno anche in agosto, è Lei, la Pizza, il mio grande amore, sulla mia tavola, tassativamente tutte le  domeniche a cena, che la faccia io o che la vada a mangiare dal mio fidato pizzaiolo, non posso prescindere dalla "Napoli con bordo alto" settimanale!
La cosa che adoro del "PIZZIFICARE" è il poter dar sfogo alla fantasia, condire la pizza con qualsiasi cosa mi venga in mente, dolce o salata, mediterranea o esotica a volte astratta.

Questa  sono io.
Le mie ricette parlano di me, di Francesco e di Matilde anche se non vengono nominati. Parlano della mia casa, dei miei malumori e della mia musica.
Benvenuti nella mia cucina!


3 commenti:

  1. Complimenti, la presentazione è scritta bene e con stile. Più passa il tempo e più mi dico che faccio proprio bene ad amarti tanto.

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  2. Ovviamente il messaggio non è opera di Mara, sarebbe un caso abbastanza inquietante di egolatria. L'ho scritto io, dopo aver letto la presentazione sul suo pc.
    Firmato: quello che sta con Mara.

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  3. ciao rocchettara! ma che bel blog...ti seguo!

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